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Regole sul gioco d'azzardo in Italia

Il governo italiano segue molti paesi europei per quel che riguarda la vasta legislazione sul gioco. Lo Stato ha il potere esclusivo nel distribuire i diritti. Il governo ha aumentato le responsabilità di un ente governativo preesistente, L'AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) per includere nel mercato il gioco d'azzardo. Ha affidato all'AAMS tutte le questioni relative al gioco, il rilascio delle licenze e il rispetto di tutti gli aspetti giuridici e amministrativi del gioco d'azzardo.

Tutti i giochi, scommesse, lotterie e giochi d'azzardo devono essere offerti, organizzati e gestiti nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle licenze. La violazione di esse prevede gravi conseguenze tra cui: processo penale, reclusione, multe, confische, cauzioni, libertà condizionata e altre restrizioni della libertà (come il divieto di entrare nelle sale da gioco).

Inoltre, altre violazioni possono essere punite attraverso azioni amministrative quali sanzioni pecuniarie o la sospensione o revoca di licenze commerciali. L'Italia è passata dal divieto totale del gioco d'azzardo a distinguere tra gioco lecito e gioco illecito.

Casinò AAMS

Negli ultimi cinque anni l'Italia ha mantenuto un approccio pionieristico leader nella legislazione del gioco online. Il punto di svolta è stata la riforma avviata nei seguenti 20 aspetti:
- Legalizzazione delle scommesse interattive remote peer-to-peer su quote fisse (scambio di scommesse)
- Legalizzazione nell'uso dei soldi nei giochi

- Possibilità per gli operatori con sede in qualsiasi paese dell'UE, dell'AELS e in una giurisdizione offshore, di richiedere una licenza di gioco italiana, a condizione che rispettino determinati requisiti e localizzino i loro server in Italia.
- Nuove licenze volte a riorganizzare la rete offline di negozi di scommesse. La legalizzazione del gioco online è ancora sotto il controllo dell'AAMS e l'ottenimento della licenza avviene dietro il pagamento di un canone una tantum di € 300.000.

La gara d'appalto è stata completata il 28 dicembre 2006. In tutto sono state concesse 33 licenze di gioco a distanza ai principali operatori di gioco online con base all'estero come Betfair, Unibet, William Hill, Ladbrokes, Intralot e 888.

La Legge Finanziaria 2007 ha segnato la fase successiva promuovendo il gioco d'azzardo online sicuro in Italia. Secondo il documento, "i giochi con le carte di qualsiasi tipo sono considerati giochi di abilità a condizione che:
- siano organizzati sotto forma di torneo, e
- la partecipazione sia limitata soltanto a chi paga la quota di iscrizione".

Quest'ultima disposizione mirava a legalizzare i tornei di poker online che rientravano automaticamente nel gioco di abilità.

L'altra disposizione della Legge Finanziaria riguarda le restrizioni contro i siti di giochi online con sede all'estero ma che accettano scommesse da residenti in Italia, senza possesso di una licenza dell'AAMS. Sono stati introdotti nel 2006 e attuati con un decreto dell'AAMS nel febbraio 2006 assieme ad una lista nera con più di 500 siti di gioco considerati illegali. Inoltre, i provider sono stati costretti a negare l'accesso dall'Italia, altrimenti, avrebbero ricevuto sanzioni pesanti.

La politica introdotta recentemente si è rivelata efficiente. L'attività relativa al gioco legale è cresciuta costantemente ( ìnei primi 9 mesi del 2010 ha comportato un fatturato complessivo di circa € 44bln, in crescita del 12,82% rispetto all'anno precedente), mentre le restrizioni relative alla lista nera si sono ridotte significativamente offrendo giochi anche ai residenti in Italia con un dominio ".com". Inoltre, la stragrande maggioranza degli operatori internazionali di gioco online negli ultimi tre anni ha preferito chiedere una licenza all'AAMS per diventare completamente legale in Italia.

Nel dicembre 2007, il governo italiano ha inviato a Bruxelles delle proposte che, secondo Quirio Mancini di Sinisi Ceschini Manchini & Partners, hanno lo scopo di rivedere i requisiti di licenza del paese per renderle più simili a quelle attuate dagli altri paesi europei. In cambio, Bruxelles potrebbe prendere in considerazione l'idea di far cadere la procedura di infrazione avviata contro l'Italia per la sua lista nera e il blocco dei siti nel 2006. Le revisioni proposte includevano:

- La rimozione della clausola originale secondo la quale chi richiedeva una licenza doveva costituire una società in Italia; in base alle nuove regole, può essere una società con sede in un qualsiasi paese europeo;
- In precedenza, i server di gioco dovevano avere sede in Italia, anche in questo caso, adesso possono avere sede in un qualsiasi paese europeo;
- La tassa relativa alla licenza sarà ridotta e continuerà a diminuire ogni anno all'atto del rinnovo.

Il "Decreto Abruzzo" del 28 aprile 2009 è diventato un nuovo punto di riferimento nella riforma italiana del gioco e ha riguardato i seguenti aspetti:

1. Legalizzazione di giochi online a quota fissa (casinò online e giochi in stile Las Vegas)
2. Legalizzazione di poker online e cash games
3. Mandato all'AAMS per regolamentare lo scambio di scommesse, le scommesse su eventi virtuali e le videolotterie (VLT).
4. Introduzione di un regime fiscale senza precedenti basato sul profitto e con un tasso fisso del 20 % che si applica a tutti i nuovi giochi sopra elencati, oltre alle VLT. Questa disposizione è di fondamentale importanza perchè apre la strada al lancio di giochi che altrimenti non avrebbero potuto essere presenti in Italia dato il suo regime fiscale penalizzante basato sul fatturato, che comunque continuerà ad essere applicato allo sport, alle corse di cavalli, al bingo, alle lotterie e ai giochi di abilità (tra cui i tornei di poker online che pertanto continueranno ad essere tassati al 3% rispetto al totale del torneo).

Nel febbraio 2011 si sono aperte nuove possibilità per l'industria del gioco online in Italia, grazie ad un decreto, il "Comunitaria" che legalizza i casinò online e i cash game nel paese.

Secondo il nuovo decreto:
- ssono consentiti fino a € 250 poker online e tornei sul satellite, e
- almeno il 90 % della somma raccolta dai giocatori deve essere restituita.

Questo documento permette sia agli attuali operatori che ai soggetti interessati al mercato italiano di offrire giochi di casinò e cash game, solo dopo aver reso la propria piattaforma completamente compatibile con i requisiti del decreto "Comunitaria" e aver presentato all'AAMS la documentazione sulla piattaforma e sull'azienda, come richiesto dal decreto. Tali operatori dovranno 30 giorni di tempo notificare all'AAMS la loro intenzione di continuare ad offrire giochi e poi avranno un periodo di 90 giorni per soddisfare tutti i requisiti previsti nel decreto "Comunitaria".

Una volta inviata la richiesta della licenza all'AAMS, il regolatore avrà tre mesi per esaminare la documentazione e rilasciare la licenza. Ma il titolo stesso non consentirà agli operatori di avviare immediatamente i giochi. Dovranno prima passare attraverso una procedura di autorizzazione che, nel caso di giochi di casinò, giochi di carte e giochi di abilità, richiede anche la precedente certificazione della piattaforma e di ogni gioco da un ente di certificazione accreditato con l'AAMS ( il cosiddetto "EVA").

Per maggiori dettagli su come ottenere una licenza di gioco a distanza in Italia, consultate l'AAMS. Ricordate che tutti i casinò online su questo sito sono legali e sono indicati come "casinò autorizzati dall'AAMS".